Dove Trovo… ?


Curiosità

Neofiti o veterani, siamo innegabilmente attratti da questo mondo così diverso da quello a cui siamo abituati. Ecco allora un piccolo mix di curiosità: magari ci troverete qualcosa che sapevate già , magari qualche novità interessante.
E se avete domande o conoscete qualcosa che pensate valga la pena di aggiungere qui, non esitate a dircelo!

Inizieremo ogni capitolo con i titoli che più comunemente incontriamo nei drama, ed è d’obbligo precisare che la cultura coreana da molto peso ai titoli, che definiscono il ruolo che si ricopre nella società.

Cominciamo da casa (e famiglia)

  • Abeoji – Padre. È la variante più formale di Appa (papà)
  • Ajumma – Donna di mezz’età, solitamente sposata. Guai a definire così una donna single con meno di 40 anni (semi-informale)
  • Ajussi – In italiano diremmo ‘signore’, e generalmente può venir attribuito ad ogni uomo dai 25 ai 60 anni, sposato o non (semi-formale)
  • Appa – Papà, termine molto formale più comune nei tempi moderni
  • Araboji – Nonno. Viene usato come termine semi-informale anche quando si parla con uomini anziani (70+)
  • Chingu – Amico/a. Se preceduto da Yoja (ragazza) o Namja (ragazzo) vuol dire invece fidanzato/a
  • Dongsaeng – Fratello o sorella minore (informale)
  • Eomoni – Madre. Termine semi-informale, che può essere usato nei confronti sia della propria madre che delle madri di conoscenti e amici
  • Halmoni – Nonna. Viene usato come termine semi-informale anche per le donne anziane con cui si parla
  • Hyeong – Fratello maggiore. Ragazzi e uomini chiamano così un fratello o un amico più grande. In alcuni contesti dove lavorano prevalentemente uomini, anche le donne possono chiamare così un amico più grande di loro (Informale o semi-informale)
  • Imo – Zia. Viene usato però anche per chiamare le ajumma che gestiscono un locale
  • Noona – Sorella maggiore, se a chiamarla è un fratello minore o un amico più giovane di età (informale)
  • Omma o Eomma – Mamma. Termine informale, riferito solo alla propria madre
  • Oppa – Fratello maggiore o amico più grande, ma altrettanto comunemente definisce il proprio ragazzo (informale)
  • Samchon – Zio da parte di padre
  • Unnie – Sorella maggiore, ma anche amica o stretta conoscente più grande di età. Si usa solo tra donne

Curiosità in famiglia Oltre a quanto descritto, vedendo i drama impariamo anche che spesso la madre – e a volte anche il padre – viene chiamata usando il nome del primo figlio (es. Min-Ho Omma). Nel caso dei gemelli, il primo/a nato/a sarà lo Hyung/Oppa o la Noona/Unnie del fratello che nasce dopo.

Ma quanti anni hai? È un argomento così complesso che ci limitiamo a una sola curiosità: il giorno della nascita si compie il primo anno (ecco anche perché alla madre viene data da mangiare zuppa d’alga, tipicamente associata ai compleanni)

Al lavoro

  • Chaebol – Una multinazionale, ma spesso il termine si riferisce direttamente a colui o colei che la possiede per diritto di sangue
  • Hoobae – In qualsiasi ambiente lavorativo, è l’ultimo arrivato. Quindi, che sia più grande d’età o meno, dovrà sottostare alle richieste dei suoi sunbae
  • HuiJang(nim)* – È il Presidente, il famigerato CEO del Conglomerato di turno, ma può definirsi così anche il Capo di una microscopica azienda. Ad ogni modo, è quello in cima
  • Maknae – È la persona più giovane del gruppo, e spesso negli ambienti lavorativi coincide con l’hoobae (il termine si usa anche in famiglia)
  • SaJang(nim) – A volte può avere tanto potere quanto il Presidente, ma la definizione corretta è Direttore. È il ‘volto’ dell’azienda
  • Sunbae – Vengono chiamati così i ‘veterani’ del posto di lavoro

* Il suffisso -nim è onorifico

Chaebol, cattivo Chaebol Il più classico dei cattivi sarà sicuramente il Presidente di un conglomerato, spregiudicato e arrogante, che finirà meritatamente a mangiare la polvere* (o a fingersi malaticcio in sedia a rotelle per evitare il gabbio). In Corea le multinazionali non sono da prendere alla leggera: si spartiscono economicamente il paese e lottano a suon di colpi bassi o alleanze strategiche, ma soprattutto sono perlopiù gestite dagli eredi di coloro che le hanno create anni orsono.
*o, nei drama romantici, lo spregiudicato erede di turno si ravvederà grazie al buon cuore di una fanciulla (ma sempre dopo una meritata scorpacciata di polvere)

E la Polizia?

  • ChaJag(nim) – Team Leader o Caposquadra, è il responsabile di una squadra di 3 o 4 persone. In polizia è spesso ‘americanizzato’ in TeamJagnim
  • Gyeongchalgwan – Agente di polizia (Polizia si dice gyeongcha)
  • Hyeongsa(nim) – Detective, titolo generico per i poliziotti dal grado di ispettore in su
  • Jagaeg – Membro di una gang criminale, spiacevolmente comuni e parecchio violente
  • Peomjoeja o Beomjoeja – Criminale

E dato che abbiamo veramente un soft spot per i polizieschi, accenniamo che nella polizia coreana i ranghi sono similari a quelli della polizia italiana, quindi abbiamo:

Coscritto (un giovane che svolge in polizia il suo periodo di leva dopo un breve addestramento)
Agente in prova (Dopo 3 anni di studio e conseguito il diploma presso la Scuola di Polizia, il neoagente deve superare un periodo di prova di un anno prima di diventare effettivo) Potete vedere l’intero iter sul drama Live
Agente semplice
Agente Anziano
Assistente Ispettore

Ispettore (Studenti particolarmente brillanti riescono ad accedere all’Università di Polizia KNPU, e dopo la laurea iniziano la carriera direttamente con il grado di ispettore) Ne sono un esempio Ko Ji Seok su Catch The Ghost o Han Yeo Jin su Forest Of Secret
Ispettore Capo
Sovrintendente
Sovrintendente Anziano
Sovrintendente Generale
Sovrintendente Generale Anziano
Sovrintendente Generale Capo


Ma nei drama che ho visto… A volte vedete nelle traduzioni (anche le nostre) l’utilizzo di termini come Tenente, Capitano, etc. Tecnicamente non sono corretti, ma si equiparano in base ai gradi e vengono utilizzati perché francamente siamo più abituati a questi che alla terminologia ufficiale.

Le serrature Chi di non ha sgranato gli occhi la prima volta dopo aver visto quelle curiose serrature a codice? Nel mondo asiatico sono abbastanza comuni in città, molto meno o quasi per nulla in campagna. Il codice solitamente è di 4 cifre (e il più comune, come ben sappiamo, è 1111), ma può essere impostato anche con più numeri. Si trova anche su Amazon!

Le armi da fuoco… Agli antipodi degli Stati Uniti, in Corea (ma anche in Cina e Giappone) le armi da fuoco sono una rarità, e sono concesse con una notevole reticenza persino alle forze dell’ordine. I poliziotti non ne hanno una di scorta, anzi, la pistola (solitamente un revolver a 6 colpi) appartiene alla Stazione di Polizia e va riconsegnata a fine turno. Gli agenti possono rifiutarsi di portarla preferendo una pistola a gas o il Taser. Il primo colpo è sempre a salve, e serve per avvertimento. Il poliziotto che mai dovesse sparare e uccidere un cittadino, criminale o no, subirebbe un lunghissimo processo e rischierebbe il carcere. Persino i fucili da caccia, seppure acquistati da privati con licenza, spesso vengono tenuti in sicurezza all’interno delle Stazioni di Polizia e prelevati solo previa richiesta.

…e le armi bianche Coltelli, asce e persino martelli sono invece i grandi protagonisti dei thriller, puntualmente oscurati però nei drama, dato che la censura televisiva è molto più severa che da noi. Sono le armi predilette delle gang (e degli svariati serial killers che popolano il genere) e non a caso all’addestramento dei poliziotti viene data molta importanza alla capacità di sopraffare il criminale nel corpo a corpo evitando spiacevoli affettamenti

La Scuola

  • Hagsaeng – Studente, termine con cui viene identificato ogni ragazzo dai 13 ai 18 anni
  • Kkangpae – Bullo. Non è corretto affermare che il bullismo scolastico sia nato in Asia, ma di sicuro ci si è sviluppato proprio bene
  • Sonseang(nim) – Professore o maestro, usato spesso in ambito scolastico o ospedaliero. A scuola a volte i ragazzi usano la versione ridotta e più informale sseam

Gli anni di scuola Fatta eccezione per Nido (0-3 anni) e Materna (4-6/7 anni), la cui frequenza non è obbligatoria (in alcune Materne si iniziano già a studiare Coreano, Inglese e Matematica) le scuole dell’obbligo durano 9 anni, di cui 6 di elementari (7-12 anni) e 3 di medie (13-15 anni) seguiti da altri 3 anni di scuola superiore o professionale (16-18 anni) non obbligatoria, e ulteriori 4 anni di Università
Una curiosità: per prendere il diploma superiore sembra che basti la sola presenza fisica. Poco importano i voti, basta che ti metti buono da una parte e non dai fastidio ai tuoi compagni per 3 lunghi anni

Gli edifici scolastici Il varco tra la nostra realtà scolastica e la loro qui si fa incolmabile. Le scuole sono spesso private, e in un certo senso gestite come aziende in cui il Preside fa da CEO. I bidelli come li conosciamo noi non esistono: sono i ragazzi a dover mantenere puliti classe, bagni e in certi casi anche gli esterni. In alcune scuole le scarpe vanno tenute fuori dalla classe, e quasi tutte hanno gli armadietti per i libri, mentre le mense si trovano principalmente alle superiori, visto che le scuole rimangono aperte fino a sera inoltrata per far studiare i ragazzi

Le uniformi Da noi cosa più rara persino delle serrature a cifra. Sono obbligatorie per i ragazzi di Medie e Superiori. Ogni scuola ha la sua, differente per modello e colore, e di solito vengono forniti gratuitamente tre set: estivo, invernale e sportivo. Ogni studente deve portare una pin con il suo nome, che assieme allo stemma cucito sull’uniforme ne rende facile l’identificazione. Per le ragazze è obbligatoria la gonna, ma sotto possono indossare anche i pantaloni

Le Accademie In Corea lo studio non è affatto uno scherzo. Già a partire dalle elementari alcuni studenti vengono mandati alle Accademie, dove tutor insegnano dal pomeriggio fino alla sera inoltrata per inculcare il possibile ai loro allievi pur di aumentarne i voti, al fine di ottenere la possibilità di entrare nelle migliori scuole (Medie, Superiori e Università). Spesso gli studenti rientrano a casa dopo le 22!

CSAT e SKY Qualcuno ne avrà sentito parlare. Il primo è il terribile esame che serve per accedere all’università. Per dare un’idea della sua importanza, il giorno del CSAT l’intero Paese si ferma per permettere ai ragazzi di completare questo esame in tranquillità. Potete capire lo stress che provoca guardando Splash Love. E SKY? È la triade delle università più importanti della Corea, quelle più ambite e dov’è quasi impossibile entrare

L’esercito e la leva

  • Byeongsa – Soldato, militare, termine generico che indica chi è sotto le armi
  • Seonjang – Capitano

La leva Non poche fanciulle hanno avuto il cuore spezzato quando i loro beniamini sono ‘spariti’ per quasi due anni a fare il soldato. La leva, obbligatoria a partire dai 18 anni, varia di durata a seconda del reparto a cui si viene assegnati (se si risulta abili, altrimenti ci sono i lavori sociali) ma non supera i 2 anni. Un consistente numero di reclute finisce per lavorare come coscritto nella polizia o nei vigili del fuoco.

Servizio Civile, era ora Fino a pochissimo tempo fa chi rifiutava la leva per motivi di coscienza veniva incarcerato per un periodo di tempo pari o superiore a quello del servizio militare, ma per fortuna ora è stato introdotto il servizio civile

E le donne? Sì, anche le donne possono far domanda e entrare nell’esercito, sebbene a loro siano riservati reparti e compiti ‘leggeri’ (insomma, chi è che non ha visto Descendants Of The Sun??)

Congedato, e poi trovo lavoro Sì, e verrai anche pagato sostanzialmente di più rispetto alle donne, in virtù di quei due anni persi per servire il tuo paese

Religione e dintorni

  • Gyohoe – Chiesa

Credenze vecchie e nuove Pur in buona percentuale atea, i coreani praticano rituali tramandati da generazioni, come il culto dei morti, e si affidano spesso alla sorte chiedendo aiuto a volte indistintamente ai vari dèi. Ad ogni modo c’è una forte presenza protestante, cattolica e buddista, e non sono stati del tutto dimenticati i rituali sciamanici, né le credenze del confucianesimo.

Maschilismo? Dite grazie a Confucio Pur elevati e significativi nel portare pace in famiglia e tra le classi sociali, le sue parole hanno avuto un lascito pesantissimo (forse solo interpretativo) sulle donne, il cui ruolo venne estremamente limitato. Oggi ovviamente le cose sono diverse, ma ancora ben lontane dalla parità dei sessi auspicata dalla maggioranza delle donne

Voi non ci piacete Unico caso nel mondo, il cristianesimo in Corea si diffuse a Joseon grazie ai laici, e l’idea di un Dio che amava tutti indistintamente, così stridente rispetto alla smaccata divisione di classe presente all’epoca, fece presto breccia nei cuori dei più poveri. Temendo le ripercussioni sociali, verso il 1800 i credenti cristani furono oggetto di feroce persecuzione (sembra che le vittime possano essere state oltre 6000). Ritrovate questa realtà storica nei drama Dr. Jin e Rookie Historian Goo Hae-Ryung

Voi non ci piacete nemmeno oggi Non passa inosservato a chi si droga di vede spesso polizieschi che una percentuale elevatissima di cattivi sono sette pseudocristiane, serial killer fissati con la Bibbia o preti vendicativi. Pare quasi che gli sceneggiatori abbiano tuttora un certo astio verso il credo cristiano…

Drama dentro e fuori

  • Baeu – Attore, mentre attrice si dice yeobaeu

Povere maestranze Iniziamo con una nota dolente. In Corea ovviamente quello dei drama è un mercato vivissimo e remunerativo. Purché tu sia una multinazionale o un attore protagonista davvero famoso. Se sei un assistente fonico o una costumista etc… preparati a orari lavorativi di 14 ore nostop, pagamenti dilazionati (e miserelli) e in generale a un trattamento da mulo da soma. Non a caso sempre più spesso sappiamo di drama interrotti o criticati per il modo in cui maltrattano (o malpagano) gli sfortunati operatori

E gli attori? A loro va benone, purché siano ultrafamosi. In alcuni casi metà dell’intero budget serve a pagare i due attori protagonisti (i maschietti prendono un terzo o il doppio in più delle fanciulle, a prescindere) Gli altri a scalare

Ma che c’entrano le multinazionali? Beh, i soldi da qualche parte devono venire. Avete notato come nei drama spesso le auto sono sempre della stessa marca? Di come puntualmente li troviamo a pranzare da Subway e di come pur vivendo in una scalcinata soffitta puliscono con il loro bel Dyson da 800 Euro? Ecco, vengono da lì. Parliamo dei famigerati PPL (Pay Per Lead) una sorta di pubblicità nient’affatto occulta che riempie le casse dei produttori

L’alfabeto

  • Hangeul Latinizzazione del nome dell’alfabeto

Dall’oggi al domani A differenza di buona parte degli alfabeti odierni, l’hangul venne creato da zero da un uomo geniale, il Re Sejong il Grande. Quest’uomo, da solo, creò quello che alcuni linguisti definiscono il sistema fonetico più logico al mondo, e come se non bastasse anche il suo intento era nobile: voleva dare la possibilità a tutto il popolo – non solo ai figli maschi dell’aristocrazia – di poter leggere e scrivere. Si dice che lo avesse creato così semplice in modo che un popolano lo potesse imparare in una settimana, e un saggio in un giorno (trovate buona parte di questa storia su Splash Love)

E ovviamente… All’aristocrazia la cosa non andava giù, tanto che dopo la morte del re tornarono in auge gli hanja (i caratteri cinesi) e questa forma scritta rimase comune solo per le donne e le persone poco istruite

Quando meno te lo aspetti Durante l’invasione giapponese, l’hangul finì inaspettatamente sotto i riflettori. L’alfabeto ‘dimenticato’ divenne simbolo di coesione e indipendenza, e alle fine ha preso chiaramente il posto del quasi dimenticato hanja

Compra una vocale e altre curiosità Per noi italiani, abituati alle nostre care 5 vocali, è un po’ destabilizzante notare che nell’hangul le vocali sono 21. Però una cosa che ci accomuna c’è: la scrittura da sinistra verso destra (sebbene anche questa è una realtà relativamente moderna). E solo nel 1988 in Corea sarebbe uscito il primo giornale con scrittura orizzontale. Fino ad allora, tutti i giornali scrivevano in hangul verticalmente!

Cose pescate qui e là

Sono maggiorenne! Se in Italia lo puoi gridare a gran voce appena scoccano i 18, in Corea devi arrivare a 21 per fartene vanto (e avere i relativi diritti e doveri)

Gli ospedali Come vediamo nei drama, in Corea troviamo l’ospedale di ultima generazione accanto alla clinichetta sgangherata accanto a onorevoli quanto antiche cliniche agopunturistiche. La sanità è eccellente, ma a pagamento, per cui a volte bisogna mettere da parte parecchi soldi per fare un intervento specializzato, e molti si rivolgono a meno rinomati ospedali per le cure necessarie. Molti anziani prediligono invece l’agopuntura

Money La valuta la conoscete già, ovvio. Il Won è una moneta abbastanza forte, ma se mettiamo da parte un gruzzoletto un bel viaggio in Corea non ci costerebbe troppo. Per fare un esempio, una zuppa ci verrebbe a costare 3.000 won, ovvero circa 2,25 euro (1 €= 1.350 Won)

Funerali Altro aspetto che sicuramente salta all’occhio è la differenza con cui si pratica il funerale rispetto alle nostre abitudini. Il defunto viene portato in una funeral hall, che solitamente si trova nel pianterreno degli ospedali, e lì i parenti più stretti fanno a turno per salutare coloro che vengono a porgere le loro condoglianze, che si inginocchiano ritualmente tre volte (due volte verso il deceduto e una volta verso i familiari) e poi partecipano al banchetto funebre. Non è raro che venga donato del denaro alla famiglia in lutto. I maschi della famiglia indossano una giacca nera con tre bande bianche a simboleggiare il lutto (in oriente il bianco è il colore associato alla morte). Il feretro poi viene infine cremato o sotterrato, anche a seconda delle credenze del defunto. Su Item (purtroppo) è reso molto chiaro

Ssanggabpocha Cosa sono? Immaginate un bar, più o meno. Ma che apre (in certi casi letteralmente ‘spunta’) solo di sera, con le pareti di vinile (insomma, gomma morbida) dove il piatto principale è il soju, accompagnato con qualche zuppa o snack, a seconda delle capacità dell’ajumma che lo gestisce. Sono comunissimi nelle grandi città, si piazzano sugli ampi marciapiedi – spesso sono dei furgoni che si aprono ad hoc – e frequentati per gran parte da impiegati che hanno chiuso la giornata

Anziani, carretti e tonnellate di carta La Corea è notoriamente un paese di anziani. Quello che è un po’ meno noto è che una considerevole frazione di questi è poverissima, e non è raro vedere un ottantenne spingere a fatica un carretto carico di carta usata, che sta portando nei centri di riciclaggio in cambio di pochi spicci. Se sarà fortunato, riporterà a casa una manciatina di won al giorno 🙁

Manici di scopa molto molto corti La prima volta che ho visto uno di quei manici ho pensato ‘Vabbè, magari era un caso’. Poi l’ho rivisto in un altro drama. E in un altro. E ancora mi chiedo a chi è venuta l’idea di costringersi a piegamenti da atleta quando basterebbero altri 50 cm di legno…

Tavoli insoliti in posti insoliti Tanto per confermare che amano stare più vicini possibile al suolo, anche alcuni tavoli sono decisamente bassi. Li troviamo dentro casa (piccoli) o sulle terrazze dei palazzi oppure ancora sotto l’ombra di grandi alberi in campagna (grandi). Che sia per condividere una cena, giocare a Go-Stop o semplicemente per chiacchierare con amiche e amici, sono sicuramente utili e multifunzionali. Un po’ come le panchine, ma meglio!

Venditrici di yougurt Armate di motorino e in completa uniforme a seconda della marca che sponsorizzano, queste venditrici si spartiscono a colpi di probiotici ogni singolo ufficio cittadino, vendendo – con discreto successo, pare – yogurt di ogni tipo e gusto

Bevande per il fegato e zuppe antisbornia Qui parliamo di un primato piuttosto deprimente: la Corea del Sud non sarà la capolista come consumo di alcol pro capite al mondo, ma di sicuro vanta un buon piazzamento. Ragion per cui spopolano le cure e i rimedi per evitare – o quantomeno ritardare – gli effetti micidiali che l’alcol ha sul fegato. Insomma, esistono dei locali che preparano sin dal primo mattino zuppe fatte apposta per i postumi!

Visiere parasole Ogni ajumma che si rispetti tiene molto alla salute, dunque fa esercizio fisico e va a camminare ogni giorno, dunque per proteggersi dal sole usa un copricapo adatto. Enorme, rigorosamente nero fumé, e molto comodo per evitare di farsi riconoscere dall’amica chiacchierona…

Colazione con i tuoi, poi mangia dove vuoi Quasi a ‘specchio riflettente’ con le abitudini italiane, in Corea la colazione è un pasto sacrosanto, possibilmente da fare in famiglia, mai dolce, e al 99% all’altezza di un pranzo dalla nonna. Viceversa, pranzo e cena si svolgono all’esterno, facilitati da una gran quantità di mense, ristoranti e mercatini di street food dove il cibo soddisfa letteralmente ogni gusto e costa pochissimo

Mangi al supermarket Okay, lo ammetto, ho invidiato questa pratica sin dal primo microsecondo che l’ho notata. I piccoli supermarket di quartiere, infatti, oltre ad essere spesso aperti 24/7, garantiscono anche un bel bancone con sgabelli e microonde dove poter mangiare in santa pace il cibo lì acquistato. Un giorno ci sarà mai anche da noi? (No, mai =_=)

No, non è arrivato il circo, sono le elezioni Cantano, ballano, agitano striscioni e manone di gomma, vestono dello stesso colore e hanno un bel numerone stampato su tutto quello che indossano e agitano: et voilà le elezioni in Corea. Per un popolo relativamente pacato e mite, il momento delle elezioni probabilmente è uno sfiato sociale necessario, oppure un altrettanto necessario tentativo di attirare un pubblico che altrimenti non ti si filerebbe


Drama su YouTube

Chiaramente i drama non potevano mancare sulla piattaforma streaming più famosa di tutte. Su YouTube difatti, oltre a una mole spropositata di clip, trailer, MV e quant’altro, possiamo avere la fortuna di poter vedere numerosi drama per intero, sia coreani che cinesi, sottotitolati principalmente in inglese. Ma non solo

SBS World
È sicuramente il canale più fornito di drama coreani. E la cosa veramente interessante è che sono sottotitolati anche in italiano. Non è un italiano perfetto, ma compensa questa lacuna con serie vecchie decisamente introvabili

Ecco gli altri canali tv:

  • tvN DRAMA Quantità industriale di clip, trailer e Dietro-Le-Quinte
  • KBS WORLD TV Tantissime clip, e qualche drama sottotitolato in inglese
  • JTBC Drama Trailer, dietro le quinte, speciali
  • OCN Molte clip, trailer e Behind The Scene
  • MBC Drama Clip a non finire, reviews, trailer
  • The Swoon Principalmente clip e trailer di drama su Netflix, tutto perfettamente sottotitolato in inglese

E ora, i WebDrama.
Questi minidrama, brevi e solitamente leggeri, difficilmente si trovano in italiano. Però ce ne sono tantissimi in inglese. Qui di seguito un bell’elenco di canali dove trovarne, di vecchi e di nuovi

PlayList Studio (A-Teen, Pop Out Boy e altri)
KoKTv (Best Mistake, One Fine week e altri)
TvN D Story (The Temperature Of Language: Our Nineteen, Girl’s World e altri)
LuluLala Story Lab (The Way I Hate You, Crash! Insignificant Roomates e altri)
Studio Dia (What To Do With You, Fell It Genie e altri)

I Drama Cinesi

Un intero capitolo a parte merita la produzione cinese, favorita da una riproduzione in streaming quasi in contemporanea con le uscite in patria. I sottotitoli inglesi arrivano a volte a velocità sorprendente. Al momento però l’italiano non è presente tra i sub tradotti.
Ecco i principali canali ufficiali dove è possibile trovarne tanti. Ma tanti davvero


Estensioni

Siamo su Viki ma quel drama che vogliamo vedere è nascosto dietro l’impenetrabile muro dell’ACCESSO LIMITATO?
Beh, quel muro lì non è così tanto impenetrabile. Quello che ci serve è scaricare un VPN affidabile e poi potremo vedere quasi tutto quello che vogliamo.

Cos’è un VPN? Senza andare nel dettaglio, è un sistema che ci permette di ingannare il sito di cui vogliamo aggirare le regole (che può essere Viki, ma vale per tanti altri) a cui il nostro device si collega facendo credere che veniamo da un altro Paese.

Come lo installo? I modi sono tanti, qui mettiamo uno dei più pratici e usati, sia per PC che per Tablet o cellulari.

Per PC (la guida è per Chrome, sotto c’è quella per Firefox)

  1. Apri Chrome
  2. Vai su https://chrome.google.com/webstore/category/extensions?hl=it
  3. Cerca Hola Free e clicca su Aggiungi
  4. In altro destra fai clic sui tre pallini accanto al tuo ID google
  5. Dal menù a tendina seleziona Altri Strumenti -> Estensioni
  6. Nella pagina che si apre troverai Hola, attivalo facendo clic sul pulsante a scorrimento, che diventerà blu
  7. Vai su viki
  8. In alto a destra apparirà di default una bandierina americana, vuol dire che il VPN fa credere a viki che tu ti stia collegando da lì
  9. Cerca il drama ‘bloccato’. Finalmente ora dovresti poterlo vedere ^^

Per Firefox

  1. Apri Firefox
  2. Apri Menu e clicca su Componenti Aggiuntivi (oppure fai Ctr+ Maius + A)
  3. Su ‘Trova componenti aggiuntivi’ scrivi Hola, ti si aprirà un’altra pagina
  4. Clicca su Hola Free VPN Proxy Unblocker e poi di nuovo sul bottone + Aggiungi a Firefox
  5. Hola è già attivo. Da qui segui il punto 7 della guida precedente

Per Tablet e Cellulare

  1. Apri Play Store
  2. Cerca Hola Free e clicca su Installa
  3. Vai sull’app di Hola e attivala
  4. Apri Viki. Ora dovrebbe vedersi quasi ogni drama bloccato

Qualche piccolo suggerimento aggiuntivo:
– Se non dopo aver seguito attentamente le istruzioni non dovessi ancora vederlo, prova a cambiare le impostazioni di Hola facendo clic sulla bandierina, e scegliendo un altro paese, come Indonesia o Singapore (è un trucco che funziona bene per VIU)
– Attendi sempre qualche secondo dopo aver attivato Hola, prima di entrare su Viki
– Non esiste solo Hola, ci sono anche altre app che svolgono egregiamente lo stesso lavoro
– La navigazione andrà un po’ più a rilento: è normale, dato che il segnale viene deviato su un server far far away…
Spegni Hola dopo aver finito la visione!


Glossario

Ogni realtà ha le sue regole, persino un lessico tutto suo, e il mondo dei drama sicuramente non fa eccezione.
Vi presentiamo un glossario ben fornito per imparare a districarsi con facilità tra Raw, Antifan e via discorrendo, in modo da evitare figuracce di vario livello, o meglio ancora far bella figura con amici e amiche sfoggiando un jargon degno di un appassionato di lunga data (Ps. Jargon: Gergo)

  • AIGOO: Esclamazione tipicamente coreana, solitamente preferita dagli anziani. In un certo senso si può definire la vocalizzazione di un sospiro
  • AGE GAP: È la differenza di età tra due persone o due generazioni
  • ANTIFAN: Se un fan adora, un antifan detesta, con la stessa intensità
  • ARMY: Chi ne fa parte, sa bene cos’è. Ad ogni modo è la contrazione di “Adorabile Representative MC for Youth” e descrive bene l’esercito di fan dei BTS
  • ASSA: E la versione coreana del nostro ‘Evvai!’
  • BABY FACE: Ragazzo o ragazza con un un visino quasi fanciullesco
  • BANCHAN: Sono i contorni che in Corea accompagnano il piatto principale nei pasti
  • BIAS: No, non è quello che dice il vocabolario. Nel mondo del Kpop, è il tuo preferito in una band, mentre nel mondo dei drama è il tuo preferito tra attori o attrici (esiste addiruttura un Bias Wrecker, il secondo preferito insomma)
  • BINGE: Dall’inglese ‘abbuffarsi’, ne é la versione televisiva. Vuol dire iniziare una serie e vedersela nostop fino alla fine. Da qui i famigerati ‘occhi da panda’
  • BL: Boys Love. Drama o dorama che affrontano il tema dell’omosessualità giovanile maschile
  • BROMANCE: È un termine che unisce brothers e romance. Rappresenta la forte amicizia tra due ragazzi, senza altre implicazioni
  • BTS: Serve davvero una spiegazione? Anyway, è la band coreana più famosa del pianeta
  • CANDY GIRL: È un tipo di ragazza, giovane e innocente (con un grado di ingenuità che sfiora a volte l’idiozia) che andava per la maggiore nelle romcom del passato
  • CF: Commercial Film. Insomma, le pubblicità
  • CHAEBOL: Trovate la spiegazione dettagliata QUI
  • CHUSEOK: Importante festività coreana, seconda solo al Capodanno (che non si intende quello europeo, ma quello Cinese)
  • CGIComputer-generated imagery. Senza andare troppo nello specifico, sono gli effetti speciali, ricreati ovviamente al computer
  • DAEBAK: Esclamazione coreana, all’incirca similare al nostro ‘wow’
  • DORAMA: Drama (telefilm, tv serie) giapponesi
  • DRAMA: Telefilm coreani o cinesi
  • DRAMA ADDICTEDAddicted sta per drogato, quindi fate voi uno più uno 😀
  • DRAMAFEVER: Era il nome di un grande portale video dedicato ai drama che rivaleggiava con Viki. Purtroppo ha chiuso
  • FAN: Appassionato di una determinata cosa o persona. È l’abbreviazione di fanatic
  • FAN SERVICE: Definisce un ‘servizio’ reso ai fan da parte, solitamente, di un attore o attrice. Un tipico fan service è una assolutamente non necessaria scena di doccia, ma della quale nessun fan si lamenterebbe. Mai. E poi mai.
  • FANDOM: Comunità di appassionati. Nasce dall’unione delle parole fan e -dom, suffisso di kingdom, Regno
  • FANSUB: Comunità di appassionati, ma dedita principalmente ai sub. Si definiscono così i traduttori e gli editori, spesso uniti in gruppo, che creano blog e forum e pubblicano i loro sub
  • FLOWER BOY: È un ragazzo giovane dai lineamenti delicati e… beh, bello come un fiore
  • FUSION DRAMA: Sono quei drama che uniscono più generi in uno. Solitamente il termine si riferisce a drama storici con caratteristiche inusuali (es. fantasy, time-travel, ecc.)
  • GANGNAM: Quartiere di lusso di Seoul
  • GOBLIN: Creatura mitologica coreana che differisce da quella europea. Secondo le leggende, i goblin possono essere sia malvagi che buoni, ma il loro aspetto è terribile, e sono potentissimi
  • GUMIHO: Altra creatura mitica coreana, è il parallelo della volpe a nove code cinese e giapponese. Diventa Gumiho una volpe che riesce a vivere centinaia di anni, e ottiene il potere di trasformarsi in una bellissima donna, per sedurre giovani uomini e poi mangiare loro il cuore o il fegato. Più raramente prende una forma maschile.
  • HALLYU: Neologismo coreano che definisce l’Onda Coreana, ovvero la diffusione a livello mondiale dei prodotti televisivi e musicali coreani a partire dalla fine degli anni ’90
  • HANBOK: Bellissimo abito tipico coreano
  • HANGUL: Puoi trovare una definizione completa QUI
  • HARDSUB: Un hardsub è un video in cui i sub sono stati impressi, e non quindi più divisibili
  • HATER: Letteralmente ‘Colui che odia’. Lo potremo anche definire il fratello esagitato dell’antifan
  • HIGH SCHOOL: Scuola Superiore
  • JONDAEMAL: È il linguaggio coreano con gli onorifici. Si usa ovunque
  • JOSEON: Regno dinastico coreano durato dal 1392 al 1897
  • KPOP: Definizione generica che indica la musica coreana moderna
  • LEAD: Nei drama, è il personaggio principale, e può essere male o female
  • MAKJANGQUI potete trovare una bella spiegazione dettagliata
  • MANGA: Fumetti giapponesi
  • MANHWA: Fumetti coreani
  • MAT-SEON: Sono gli appuntamenti al buio. Il Mat-Seon ne rappresenta la verisone più formale, organizzata ad hoc per portare al matrimonio
  • MELO: Abbreviazione di melodramma, è un genere di drama che punta sulle emozioni e l’abbondante uso di fazzoletti
  • MV: Music Video. Un altro modo per definire un videoclip musicale
  • NOBLE IDIOCY: Pratica antichissima ma tuttora in perfetta forma, che trovate descritta QUI
  • NOONA ROMANCE: Da Noona (in questo caso ragazza più grande) e Romance, è un sottogenere abbastanza comune nei drama dove lei è più grande di lui
  • NORAEBANG: Comunissimi in Corea, sono le sale Karaoke, dove si può cantare a squarciagola e sfogarsi un po’, da soli o tra amici
  • OFFICETEL: Piccolissimi appartamenti, adatti ad una persona sola, con l’essenziale per la sopravvivenza. Unisce i concetti di ‘ufficio’ e ‘hotel’
  • OMO: ‘Cielo!’
  • OPPA: Fratello più grande (da parte di una sorella minore) ma di solito viene usato nel suo secondo significato, ovvero ‘fidanzato’, o ‘bias’
  • OSTOriginal Sound Track, l’insieme delle tracce di una colonna sonora
  • PIGGY BACK: Italianamente detto ‘A cavalluccio’
  • POJANGMACHAQUI trovate una descrizione completa
  • PPL: Product Placement. È la pubblicità, più o meno occulta, all’interno di un drama. Può differire in Visuale (dove, che so, il rossetto sarà piazzato proprio lì dove casca l’occhio), Verbale (Quando sentiamo gli attori chiedere “perché non assaggiamo questo buoniiiiissimo caffé liofilizzato?”) oppure Integrato (quando abbiamo lei che di lena pulisce col Dyson, distruggendo vasi di inestimabile valore)
  • RAW: Sono i video (Per approfondire, QUI)
  • RECAP: Il recapping è la pratica di raccontare una puntata di un drama
  • ROMCOM: Abbreviazione di Romantic Comedy, o commedia romantica
  • S-LINE: Concetto (un tantino maschilista) che attribuisce la bellezza di una donna ad una forma sinuosa
  • SAGEUK: Drama storico
  • SELCA: Noi diciamo ‘selfie’, che poi sarebbe l’autoscatto, ma a dirlo così vengono brividi anni ’80
  • SEASON DRAMAS: Termine che si riferisce a un mucchietto di drama molto famosi, i cui titoli si rifanno alle stagioni (season, appunto)
  • SECOND LEAD: È il secondo maschietto in ordine di importanza in un drama. Non è raro che la sua performance (o l’aspetto) sia preferita a quella del primo lead, da cui la Sindrome da Second Lead, nella speranza, puntualemente disattesa, che vinca lui la guerra romantica
  • SHIM CHUNG: Personaggio storico forse realmente esistito, era una giovane donna che per amore filiale fu disposta persino a rinunciare alla sua vita. Inutile dire che venne eletta a simbolo per tutte le donne
  • SHIP o SHIPPING: Esercizio del tutto immaginativo/romantico che si pratica cercando di capire quale dei personaggi finirà insieme, quando, e tutta la carovana di fantasia al seguito
  • SQUEE: Non è facilmente spiegabile. Ad ogni modo, è il verso che viene spontaneo fare quando si vede una cosa romantica o pucciosa. Ad esempio, quando vedo Baby Yoda su The Mandalorian
  • SKINSHIP: Contatto fisico
  • SOFTSUB: Sottotitoli liberi da accoppiare ad un video
  • SOJU: Alcolico prodotto dalla fermentazione del riso, estremamente comune in Corea
  • SUB: Sta per subtitle, e vuol dire sottotitolo
  • V-LINE: Nel volto di un uomo indica la forma della mascella, particolarmente apprezzata in Corea (e se non ce l’hai, il tuo chirurgo plastico di fiducia la modellerà per te!)
  • WEBDRAMA: Definisce quei drama nati per la diffusione online. Solitamente sono brevi, spesso poco impegnativi, e solitamente vengono usati come ‘palestra’ per attori e registi in erba
  • WEBTOON: È un fumetto che viene disegnato appositamente per la visione da cellulare, e viene aggiornato uno o più capitoli a settimana
  • WECOMIC: Sostanzialmente simile al Webtoon, è diviso però per pagine (dato che poi verrà pubblicato in formato cartaceo) e l’aggiornamento segue un andamento più rapido
  • WHITE DAY: Giappone e poi Corea hanno di fatto ripreso e manipolato il concetto di San Valentino, creando una festa ad hoc a gioia e gaudio delle industrie dolciarie. Funziona così: il 14 Febbraio le ragazze offrono del cioccolato scuro in regalo ai ragazzi per i quali provano qualcosa. Se il ragazzo contraccambia, il 14 marzo regalerà alla ragazza del cioccolato bianco. Adolescenti felici, industrie felici, dentisti felicissimi
  • WOMANCE: È l’alternativa femminile del Bromance
  • YEOBO: ‘Tesoro’. Si usa solo tra marito e moglie

Fansub (e non solo)

Per chi cerca un elenco esaustivo dei drama tradotti in italiano e dove trovarli:

Viki.com è sicuramente il sito più noto per poter vedere in streaming molti kdrama sottotitolati in italiano, ma la concorrenza inizia a farsi sentire.

Netflix infatti permette la visione di sempre più numerose serie, sia prodotte in patria che prodotte ex novo (grazie, ti vogliamo tanto bene). Ha inoltre concluso da poco un accordo con la JTBC, e quasi tutto quello che andrà in visione lì, potremo vederlo anche noi sottotitolato, poco dopo. Ci sono persino delle serie doppiate!

Fansub Indipendenti Aperti Dove non esistono password (bless your souls)

Altri Traduttori indipendenti

Abbiamo poi un lunga lista di Fansub ‘storici’, che si occupano da anni di tradurre quei drama che ci piacciono tanto. Un po’ alla volta aggiungeremo tutti quelli che troviamo

E se per te vanno bene anche i Sub in inglese, puoi trovarli quasi tutti QUI

Non solo sub: News, Recensioni, Recap e tanto altro!

Qui troverai siti che parlano di drama, raccontano drama puntata per puntata, oppure spoilerano con tante belle immagini. Ce n’è per tutti i gusti, e non solo in inglese!

  • Daily Korean Drama – Sito tutto italiano aggiornatissimo con novità, foto, recensioni e molto molto altro
  • Kdramagallery – Anche questo in italiano, pieno di news, quotes e tantissime altre cose che piaceranno parecchio a un kfan
  • Interesting Or Not – Sito giovanissimo ma intrigante per forma e contenuti, tutto italiano
  • Dramabeans – Il meglio del meglio: i recap delle puntate dei vostri drama preferiti, news e tante belle foto
  • HanCinema – Sito aggiornatissimo con news su drama e film, e anche un po’ gossip
  • Soompi – Anche questo aggiornato, news e foto in abbondanza
  • AsianWiki – Una miniera d’oro d’informazioni. Nel blog news e trailer

Nascita di un Drama

Vi siete mai chiesti come viene alla luce un drama?
Abbiamo raccolto qualche informazione per chi vuole colmare il vuoto, approfondire un po’ o semplicemente infilare il naso nel ‘dietro-le-quinte’ del nostro hobby preferito!

TUTTO INIZIA DA UN’IDEA
Com’è vero per la stragrande maggioranza dei prodotti televisivi, la base di un serial è un’idea che funzioni, una storia che attiri tanti telespettatori e possibilmente intrighi anche qualche star blasonata. Può venire da un libro, da un fumetto cartaceo (ops, manwha) o più recentemente da un webtoon (ovvero un fumetto disponibile solo online). Molto spesso però sarà l’idea originale di una sceneggiatrice (sono più numerose degli uomini, in questo campo) che sia di primo pelo o ben navigata.
Ok, l’idea o plot o soggetto che dir si voglia, c’è. E ora?

LA SCENEGGIATURA
Cos’è? Per farla breve, è un bel plico di fogli dove la storia è divisa in scene che descrivono rapidamente l’ambiente (interno/esterno, giorno/notte, ecc) la posizione dei personaggi, e soprattutto i dialoghi (battute) che avvengono tra i vari personaggi. Completata la sceneggiatura, le si dà un titolo, solitamente provvisorio, e poi…

A CACCIA DI PRODUTTORI
Probabilmente è il passaggio più rognoso, dato che fondamentalmente è una caccia ai soldi. Ergo, la sceneggiatrice andrà nelle svariate case produzioni, o nelle varie sedi televisive (in molti casi le TV autoproducono le loro serie), e candiderà la sua sceneggiatura. In casi più rari, quando si ha a che fare con sceneggiatrici ben note, potrebbero essere gli stessi produttori a richiedere una sceneggiatura.
Vediamo quello che succede dopo.

FIGURE CHIAVE
La storia c’è, i soldi pure: ora mancano il dietro e il davanti le quinte del drama. Si comincia a cercare un regista, oltre che le manovalanze adatte e, soprattutto, inizia la caccia ai protagonisti. Non è raro che i registi siano abbastanza specializzati: ci sono registi pratici con i sageuk, quelli che prediligono l’action, quelli che meno di 50 puntate non ti guardano manco. Scelto il regista (e a seguire di solito le maestranze) si parte con la caccia all’attore per definire il cast. Ovviamente, piazzare un Ji Sung in prima pagina avrà un effetto ben diverso che un novellino qualunque, quindi potete solo immaginare la mole di sceneggiature che arrivano ad attori famosi come loro.
E se vi capita di leggere che l’attrice tal dei tali sta valutando positivamente ecc., allora state certi che ha già in pugno la parte.
PS. A volte gli attori fanno la fila per lavorare a progetti di sceneggiatrici famose, e non viceversa!

ORGANIZÈSCION
Qui inizia il lavoro duro: il regista, assieme a degli specialisti, comincia a preoccuparsi di cose come permessi per le location interne ed esterne, creazione dei set (tanto più se si tratta di uno storico), confezionamento dei costumi (in base alle misure degli attori prescelti), selezione degli addetti alle scene d’azione, scelta delle OST (non è raro che i professionisti del settore abbiano già pronti svariati theme a seconda del soggetto).
Soprattutto si dovrà programmare una serratissima schedule che in due mesi circa porterà sui nostri pc il drama che bramiamo dalle prime news.
Piccolo intermezzo: poco prima dell’inizio delle riprese avverrà la ‘Lettura del copione’, una giornata dedicata a regista, sceneggiatrice ed attori (e soprattutto alla pubblicità del suddetto drama) dove i presenti fanno la reciproca conoscenza e iniziano ad immergersi nei personaggi

CIAK, SI GIRA!
Ed eccoci arrivati nel vivo dell’azione. Gli attori hanno studiato la parte e uno dopo l’altro si assecondano sui set interpretando il loro personaggio. Ripresi da più videocamere, gli attori ripeteranno spesso più volte la stessa scena per garantire l’alternarsi delle angolazioni durante il montaggio, piangeranno lacrime vere se bravi, lacrime finte se un po’ meno bravi, affronteranno a man nude torme di gangster che più gentili non si può, in coreografie ben studiate e ripetute fino alla nausea per evitare polsi rotti (povero Kim Nam‑gil…).
Cinque curiosità: 1) di norma si inizia a girare circa due settimane prima della prima messa in onda, dando il tempo alla produzione di avere sottomano almeno quattro puntate
2) Stante quanto affermato sopra, quando vedete gli attori sorridenti alla presentazione del drama ora sapete che in realtà sono già al lavoro da giorni
3) Lavorano tutti sette giorni su sette, solitamente con ritmi che garantiscono solo quattro o cinque ore di sonno a notte. Sempre che non girino anche di notte, eh
4) Nel caso ci siano attori bambini, la schedule farà impazzire ancora di più, dato che i minori non possono lavorare dopo le 22
5) Questa è probabilmente piuttosto raro in ambito cinematografico: le puntate, tranne in rarissime eccezioni, vengono girate seguendo la linea temporale della storia, garantendo così una crescita emozionale decisamente realistica negli attori

LORO RECITANO, E NOI MONTIAMO
Mentre la produzione del drama va avanti, nel reparto regia l’attività è a dir poco frenetica. Montatori e regista (che non so come non esca pazzo) lavorano senza sosta per tagliare e montare il girato (spesso ore da visionare per scegliere qualche minuto), inserendo eventualmente anche degli effetti speciali (minuscoli o imponenti che siano), e selezionando le tracce più adatte della OST da aggiungere in un determinato momento in modo da creare il climax perfetto.
Una volta ho visto montare un trailer di un minuto e mezzo in una settimana. Loro in tre giorni e mezzo sono capaci di creare una puntata di oltre un’ora.

ARRIVEDERCI E GRAZIE PER IL PESCE
Finito lo spettacolo, ci si saluta tutti. Solo che, come abbiamo capito, lo spettacolo in realtà era già finito almeno una settimana prima (i tempi occasionalmente possono allungarsi) ma per amor di social il salutone finale va ripetuto ufficialmente dopo l’uscita delle ultime puntate

TUTTO IL DOPO
Come, non è finita? Naaaaa.
Ovvio che naaa. A questo punto inizia il carosello delle interviste (agli attori) e ci si prepara per una serie di eventi ancora più importanti in vista: le premiazioni.
Va precisata una cosa. In Corea amano tanto le premiazioni. Ma proprio tanto. Così non esiste semplicemente il Korea Drama Awards, o il Baeksang Arts Awards, o il Seoul Drama Awards, ma ci sono anche premiazioni canale per canale (KBS Drama Awards, SBS Drama Awards, ecc.), e persino premiazioni occasionali organizzate da Polizia o Enti turistici nel caso di drama che abbiano sensibilizzato su particolari argomenti o fatto impennare il numero di turisti in una determinata zona. E ovviamente ci sono anche i premi all’estero

Quindi ecco qui la storia delle nostre storie, di come vengono a collidere una buona idea, una certosina organizzazione, tanta competenza e una fretta diabolica, fino a farci arrivare nel nostro hard disk quel drama che ci tira su d’umore, o quantomeno ci fa passare un’ora diversa ed emozionante.


OST – Cosa, Come, Dove

  • Cosa sono?
  • Come sono composte le OST dei drama?
  • Perché le più belle sono le più belle?
  • E soprattutto dove le trovo?

COS’È UNA OST
Partiamo dall’inizio: per molti sarà ovvio, ma per i meno ferrati OST sta per Original Sound Track. ovvero l’insieme di tutte le canzoni e le musiche che danno anima ad un film, un drama, etc. Insomma, la colonna sonora.

COM’È COMPOSTA UNA OST DI UN DRAMA?
No, non parliamo della sezione tecnica, perché è ovvio che canzoni e colonne sonore sono create da artisti del settore (parolieri, musicisti, compositori specializzati nelle colonne sonore) e poi registrate in appositi studi o nate già interamente digitalizzate. Più nello spicciolo, quando compriamo/otteniamo una OST avremo all’interno le canzoni (vocal), spesso le versioni solo musica (per chi ama il karaoke, e i coreani lo amano parecchio) e infine le musiche vere e proprie. Il più delle volte ognuna di queste canzoni e musiche ha un suo titolo.

SE È COSÌ BELLA UN MOTIVO C’È
E riguarda sopratutto il montaggio. Perché anche una musica poco rimarchevole acquista tutt’altra dimensione quando è muxata a dovere. È al regista che spetta questo onere: associare la musica giusta al momento giusto, facendola durare il giusto rispettando i movimenti di scena e i significati di quell’attimo in particolare. Non è per niente facile, e un bravo regista lo individuate quasi subito da questa capacità. E poi se a un bravo regista affiancate un eccellente compositore, ecco che arriva un capolavoro.

SÌ, TUTTO MOLTO INTERESSANTE, MA DOVE LE TROVO?
Ci stavamo arrivando. Ti è piaciuta quella particolare canzone, oppure ti fa impazzire il motivetto di un drama? Prova a vedere se lo trovi…

QUI (Sempre aggiornate, sia singoli che OST)

OPPURE QUI

TANTE ANCHE QUI (Grazie per il suggerimento)

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